SATYA (सत्य) è una parola sanscrita che significa verità. Con questa pratica vorrei aprire i miei corsi di Yoga. Il significato profondo di SATYA include non solo non mentire ma l’onestà con sé stessi e con gli altri, ovvero l’autenticità, la sincerità e l’agire in coerenza con la propria essenza. In altre parole ritornare a casa, in cui il corpo, l’energia, volontà e l’anima sono allineati.

Questa estate ho avuto una riflessione profonda. Non mi sono spostata, non ho potuto andare nella mia terra Natale per via della guerra, non ho potuto abbracciare mia madre. Entrambe rappresentano la mia casa. Ma come insegnante e praticante di Yoga ho continuato a coltivare ciò che è permanente in me: la vera casa dell’essere, che porto sempre dentro.
Gli ultimi anni sono stati grandi maestri che mi hanno portato alla saggezza, che non avremo sempre la possibilità di fare ciò che vorremmo o vivere in un luogo che ci ispira in modo speciale.
Ma avremo sempre davanti una scelta: quella di essere infelici e opporsi alla realtà con la resistenza, oppure scegliere di andare incontro alla felicità, elevando se stessi e il quotidiano, coltivando il nostro generatore vitale, che vive in noi e non si esaurisce mai: una sostanza saggia di creatività e grazia, che apre il portale verso la luce attraverso l’oscurità, le avversità, le condizioni, gli imprevisti. In altre parole tornare a casa eterna di noi stessi, in cui sentiamo centrati, sostenuti, accolti e fertili. Così questa estate ho seguito l’insegnamento di grande maestro Dalai Lama: “Una volta all’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima”. E così ho vissuto e esplorato i luoghi vicini “senza muoversi lontano” con la curiosità di una bambina. È così che nasce anche questo intento per i corsi di yoga in apertura, che ci invita nel viaggio di esplorazione interiore a scoprire i luoghi “dove non sei mai stato prima.”

È una classe in cui gettare le basi per i nuovi inizi, che il settembre rappresenta. DIVENTARE PRINCIPIANTI NELLO STUPIRSI. Manifestare le visioni attraverso la conoscenza della propria energia. Generare ogni cosa seguendo il suo ritmo di “NON RESISTENZA”. Lavorare sulle proprie resistenze nel corpo fisico, che incarnano i traumi o ombre di dolore, per integrarle nello spazio vibrante limpido, che si genera nel lasciar andare una tensione. Questo spazio è SATYA, è VERITÀ, è ONESTA. L’ombra è l’altra parte della luce, è non può esistere senza la luce, poiché è la sua proiezione. L’ombra è la nostra qualità luminosa trattenuta. Liberarla significa restituire a noi stessi il nostro potenziale per poter vivere in armonia con la casa interiore e a non lasciarsi sopraffare dalle emozioni o dalla distorsione di difficoltà esterne.
Ogni passo che facciamo sul nostro tappetino siamo nella direzione verso casa, il luogo sicuro anche quando fuori è buio.

Prossimi eventi:
12 settembre 18:00
Castel Gandolfo
La Lampara Beach

17 settembre Roma
MER-VEN 19:00
Via Assisi, 33 Spazio Arte

Per prenotazioni: info@yogacignobianco.it

Namaste 🌱