Ritorno alla Sorgente

“Sii l’architetto della tua felicità, il segreto giace nel tuo Respiro.” 

Yogiraj Siddhanath

Alcune persone pensano che Yoga sia un certo tipo di ginnastica, o proposte per contorsionisti, altri una religione, altri ancora una teoria dogmatica.  

Lo Yoga non è nulla di tutto ciò.

Lo Yoga è un viaggio verso la conoscenza di sé stessi attraverso una trasformazione alchemica, è la via per coltivare il corpo e i sensi, per affinare la mente, per educare l’intelligenza fino a raggiungere l’essenza del nostro essere, che permette di sperimentare direttamente la Coscienza della Propria Anima, è l’Unione tra l’Anima individuale (Atman)  e L’Anima  universale (Paramatman ).

La parola “Yoga” deriva dal sanscrito “yuj” che significa unire, collegare, connettere.

Lo Yoga è l’unione tra l’io individuale e il Sé universale, tra il finito e l’infinito, il microcosmo e il macrocosmo. È il processo di superamento di mente e materia fino al raggiungimento del più alto stato non-duale, è la via del ritorno verso la sorgente della vita e della manifestazione. 

Tale stato di Unità è uno stato di Bellezza perché immediatamente ti mette in connessione con il substrato della creazione e l’identificazione con esso , così che  puoi osservare il Divino in tutte le sue forme e avere la percezione che sei non é l’altro che è la sua estensione:  sei la parte di Tutto e Tutto scorre attraverso te.

HAM SA da sanscrito  “ IO SONO QUELLO”  indica la connessione profonda di ognuno con l’Universo intero. “Tu sei quello,  tu sei tutte le guide, tu sei verità.” Tale stato di Unità è anche un stato di Salute perché mette in connessione armonica il corpo fisico, energetico, emozionale, mentale e spirituale del tuo Essere. La salute è lo stato di armonia in cui tutte le parti del nostro essere sono in allineamento.

Quando si raggiunge questa ininterrotta coscienza dell’avvenuta integrazione fra corpo, mente e anima allora  si raggiunge un stato di Amore assoluto. E in questa condizione non vi possono essere differenze tra di noi. Spero che un giorno si possa raggiungere questo momento culminante: la pace nel Mondo attraverso la pace e l’autorealizzazione dell’anima individuale. Considerate il cielo: è finito e infinito al tempo stesso. Nessuno può toccarlo, eppure siamo in contatto col cielo in ogni momento della nostra Vita. Allo stesso modo non possiamo che servirci di mezzi finiti, quali il corpo, la mente, l’intelligenza e la coscienza per raggiungere la sede infinita dell’Anima che è la madre di tutte le cose. È così che noi siamo sempre sereni, in pace, e con il nostro intelletto in continua evoluzione. È così che noi siamo in salute.  

Lo yoga tuttavia non è una religione,  è una scienza empirica e pragmatica come la chinesiologia. È un sistema antichissimo di tecniche e pratiche basato su l’anatomia del corpo umano che, attraverso particolari esercizi che uniscono il campo della fisiologia, delle emozioni, dell’attività mentale, del sistema energetico e della crescita spirituale, conduce in ultimo all’auto-realizzazione, autoguarigione attraverso il triplice aspetto dell’essere umano: corpo, mente e anima.

È una scienza che racchiude una conoscenza millenaria. I suoi princìpi sono giunti sino a noi attraverso i millenni e la loro validità è stata comprovata dall’esperienza di numerosi saggi che hanno dedicato le loro intere vite allo studio dei segreti della natura umana e dell’esistenza.

Queste conoscenze che ci sono state tramandate sono da considerarsi patrimonio dell’umanità, un dono di inestimabile valore.

Così, non essendo lo yoga una religione, non avendo perciò nessun contrasto con alcune di queste, può volendo, essere facilmente integrato in ognuna.

        Swami Abhisiktananda

Questa affermazione non deve assolutamente allontanarci dal concetto di SPIRITUALITÀ, che invece è ben presente in tutti gli aspetti della disciplina yogica. La spiritualità è neutra, perché non riconosce, come religiosità, una figura divina definita. La via spirituale è il viaggio verso la salute dell’Anima. “Se il corpo cambia, cambia lo spirito e se lo spirito cambia il cosmo intero si modifica.

Questa tecnica è adatta a tutti: ai giovanissimi come agli anziani, ai sonnolenti e agli iperattivi, per regolare il loro potenziale energetico o amministrarlo più armoniosamente. I suoi strumenti sono in cerca di capire come il corpo agisce e reagisce ai cambiamenti dell’ambiente fisico interno. Ognuno di noi ha il diritto di chiedersi perché dovrebbe praticare yoga e quale esperienza o benefici potrebbe ottenere. In effetti se lo yoga fosse solo una fede o una credenza, allora non sarebbe giusto farsi questa domanda perché non si saprebbe rispondere in modo oggettivo. Mentre l’esperienza che ciascuno di noi può fare con lo yoga non può essere ridotta a parole perché unica per ognuno. 

Yoga non è soltanto esercizio fisico.

Esso pervade tutte le cellule, la mente, l’intelletto e lo spirito, coinvolge l’uomo in tutto il suo essere. Lo yoga si basa sulla connessione mente-corpo. L’armonia mente-corpo si ottiene attraverso tre cose:

– posizioni (asana)

– corretta respirazione (pranayama)

– meditazione

A livello fisico si mantengono a lungo trazioni muscolari che inviano treni di impulsi, non solo agli organi corrispondenti alle loro fasce metameriche, ma soprattutto al cervello tenendo in perfetta efficienza l’attività delle sue cellule.

                         (R. Mola, neuropsichiatra)

Il Respiro che fa la differenza

I polmoni sono posti in un recesso così sacro e nascosto che sembra che la natura abbia voluto toglierli sia dallo sguardo che dall’intelletto. (John Mayow 1674)

Nello yoga si pratica il pranayama per esercitare il controllo sul respiro, in attività fisica lasciamo che il respiro sia com’è: a volte selvaggio, a volte regolare. Il respiro è connesso al sentire e non sempre ci piace sentire e dobbiamo accedere a questa parte – emotiva – con gradualità.

“Così come addomestichiamo progressivamente i leoni, gli elefanti e le tigri, così controlliamo il prana attraverso la pratica.” – Hatha Yoga Pradipika

Rimanere con il respiro significa: praticare con una totale attenzione al corpo indipendentemente da quanto può essere facile la posizione. Praticare con una attenzione divisa è sempre una pratica da principiante, indipendentemente da quanto è difficile la posizione.

È un atto d’Amore verso sé stessi.

Quando si intraprende un percorso con lo Yoga è fondamentale comprendere che non sei solo il tuo corpo, ma sei anche le tue emozioni, i tuoi sentimenti, i tuoi pensieri. Sei energia che si esprime in innumerevoli forme: attraverso la tua postura e il tuo movimento, le tue comunicazioni, le tue decisioni, le tue abitudini e le tue relazioni.

 Nello Yoga infatti, l’approccio è sempre olistico: c’è l’attenzione sul corpo, ma anche sulla mente e sullo spirito.

Lo Yoga ha a che fare con ciò che sentiamo, con quello che scopriamo, con ciò che emerge durante l’esperienza della pratica stessa. L’attenzione in questo  caso è rivolta a dove si sta andando in ogni momento presente, non al punto di arrivo.

È un’opportunità di concedersi il ​​permesso di fare una nuova scelta, abbracciare una nuova verità, acquisire il nuovo potenziale che è una versione migliore di se stessi per vivere e creare al meglio.

 Buon viaggio divini&divine  🙏

                     Lo Yoga è UNO