GUARIAMO NELLA LENTEZZA cicatrizzando, idratando, ricostruendo, come fa la natura. Il percorso di guarigione inizia dal riportare il corpo alla sua natura. Quando non riusciamo a fermare le paure della mente e a liberare respiro e corpo, abbiamo bisogno che il corpo ricordi la sua forza e il suo equilibrio; ci serve che il respiro eserciti tutto il suo potere sulle nostre dinamiche istintive. Ci serve un LAVORO ENERGETICO GLOBALE, che cura e risveglia tutte le dimensioni di cui siamo composti: CORPO. EMOZIONE. PENSIERO. ANIMA. La pratica dello Yoga, ristabilendo l’equilibrio del corpo energetico, facilita l’armonizzazione di tutti i livelli, riportando la struttura psicofisica più vicino possibile alla sua natura, ovvero percepire se stessi oltre la tensione. La tensione non è mai spirituale, ma solo una condizione fisica o mentale. La tensione è stata creata da un atteggiamento ostile al corpo: pensieri, tendenze comportamentali, alimentazione. Con la pratica creiamo un lavoro inverso: creiamo un atteggiamento gentile, amorevole e di accoglienza, in cui il corpo attraverso il suo istinto naturale cede le proprie difese e si arrende all’amore del sè. In altre parole sviluppa la sua memoria incontaminata da tensioni, sviluppa presenza mentale e concentrazione, è un po’ come tornare nella versione come eravamo prima, liberi da ogni sorta di afflizione.
Come si attraversa, gestisce, supera un trauma? C’è chi ricorre al fai da te, chi alla psicoterapia, chi allo yoga terapeutico, in cui sei tu ad avere gli strumenti per introdurti alla guarigione. Lo Yoga ti riporta al tuo intimo sacrosanto, dove nessun altro essere umano o medicinale può accedere e da questa connessione che inizia la vera guarigione, dal luogo di amor proprio. Lavorare sul proprio corpo sia fondamentale per riuscire a superare molti nodi che abbiamo dentro e che ci allontanano dalla presenza amorevole in noi, che è in grado di portare in luce le nostre dinamiche autodistruttive, guarire le emozioni represse e creare uno spazio nuovo cognitivo-comportamentale, in cui poter esprimere la nostra versione più consapevole, attraverso l’identificazione e modifica di schemi di pensiero e comportamenti disfunzionali.
Fare esperienza diretta del presente attraverso il proprio corpo, in cui sono coinvolti tutti i nostri canali vitali è il modo più efficace per trovare la propria armonia e onestà interiore, fatta di COERENZA ENERGETICA che allinea, integra e unisce tutti i nostri piani, su cui si snoda il nostro esserci: corpo, emozione, pensiero, intuito, facendo di questa unione la base della pratica e il nutrimento per la vita, con tutto ciò di cui siamo i creatori, con tutto quello che vorremo mai generare.
Propongo una pratica neurosensoriale alla scoperta del proprio corpo e del proprio sistema nervoso, coltivando un dialogo con il proprio cervello e con le proprie emozioni. Una finestra nel quotidiano in cui poter arrendersi all’ascolto del sentire. Non per rifugiarsi dalla realtà, ma per poter elevarla verso la nostra versione più costruttiva e magica. Il nostro lavoro si basa sulla teoria per ribilanciare il nervo vago, fondamentale per il sistema nervoso, per poter dare il sollievo agli stati ansiogeni che si creano dall’eccesso del sistema nervoso simpatico, in cui prevalentemente viviamo.
La percezione del pericolo non accade a livello corticale, non è la nostra corteccia cerebrale che ci dice che siamo al sicuro, è qualcosa che viene da parti del cervello del sistema limbico, che elabora le emozioni e comportamenti istintivi in modo inconscio e automatico e sono legate al nostro sistema nervoso e c’è una percezione del pericolo che è “sub verbale”, non è quindi legata al pensiero cosciente. Imparare ad avere consapevolezza di quello che succede nel nostro corpo qui e ora ci dà il potere di trasformare un presente difficile in un presente con il quale io posso anche immaginare di riuscire a stare. Creare dentro di noi “locus amoenus” che rappresenta uno spazio di tranquillità e bellezza: il Nostro Bel Vedere da dentro.
Questo terreno di prova è stato lo Yoga anche per me: sono riuscita a stare nelle situazioni difficili senza lasciarmi completamente travolgere e sopraffare. A settembre inizio questo nuovo corso in cui vorrei mettere in atto tutto quello che io stessa ho potuto sperimentare attraverso il viaggio di questa disciplina millenaria. Il conflitto che portiamo dentro è costruito da un punto di vista interiore: fatto di postura, nervi, emozioni e pensieri. Scoprire le origini da dove nascono le nostre memorie incarnate è come restituire a noi stessi uno sguardo che illumina tutto l’intorno del cosiddetto conflitto. È in funzione della nostra struttura psicofisica che si fa integrazione. L’oggetto – conflitto ritrova la sua fluidità, la sua essenza vibratoria. C’è un lasciare la presa!
Siamo un’energia condensata nella materia. Dentro l’asana ci liberiamo dalle densità che si riassorbono. Rimane solo allora lo spazio vibrante nel quale i centri energetici possono esprimersi secondo le loro modalità più profonde, secondo la loro natura, che riconduce alla pura coscienza. Qui non c’è fretta. Nessun dolore, nessun giudizio. Nessun attaccamento. Solo l’ascolto e il silenzio riparatore.
“Atha yogah anushasanam”: il nostro viaggio abbia inizio con un “ora”. “Lo Yoga è una luce che una volta accesa non si spegne mai. Più intensa è la tua pratica, più luminosa è la luce.” B.K.S. Iyengar.
MER-VEN 19:00 Spazio Arte Via Assisi, 33
A partire da 17 settembre
Per info: info@yogacignobianco.it
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