Su richiesta di alcuni studenti e per iniziare il viaggio dell’anno scolastico dello yoga apro il corso al Tramonto. Per favorire le esigenze degli allievi gli incontri saranno fissati a giorni variabili, di volta in volta.
Per me preparare una lezione di yoga è una esperienza molto intensa, che successivamente vorrei trasmettere ai miei allievi. La Pratica è un processo in cui creiamo una connessione profonda con le percezioni che ci attraversano in questo momento presente e impariamo a stare in ascolto con esse, cominciamo a sentirle. Questo ci aiuta ad aprirsi e “ricevere noi stessi senza resistenze”. Creiamo una sorta di dialogo, potente e poetico, una esperienza diretta, tra la parte grossolana fisica e l’io più profondo, in cui la distanza si accorcia gradualmente e tutte le parti di noi si integrano, creando dentro di noi un solido appoggio psicofisico.
È un modo per rigenerarsi alla fine della giornata e ricomporre le nostre energie, ritrovare le nuove forme più salutari di sentire e pensare il nostro corpo, per poter vivere le cose pienamente e in sintonia con la nostra verità destrutturata. In altre parole “accordarsi” attraverso un linguaggio intimo con se stessi, quella parola nello Yoga chiamata SVADHYAYA, in cui rinforziamo il legame con la nostra vera natura: LO STATO DI GRAZIA per poi distribuirla intorno a noi. 
Inoltre praticare al Tramonto ci dona una vera magia perché il corpo è più caldo rispetto al mattino e la mente si prepara a una pausa. E siamo in comunione con la Terra e il Creato in cui riusciamo a percepire la potenza dell’essenza comune con tutte le cose: il vero stato di Abbondanza.
Per unirsi a questa pratica 
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