Introduzione di YOGA CIGNO BIANCO al percorso annuale all’interno del centro MENTECORPO in via La Spezia 127,c

Sentire il qui e ora: il percorso per ritrovare la tua Verità più Intima. È un invito verso l’apertura dal corpo alla mente, e anche degli stati più sottili
verso una nuova percezione e consapevolezza di sè stessi: Avere occhi che brillano e danzano, pieni di gioia della Divina Composizione che emana da questa apertura.

Mi sono diplomata in una scuola che fonda le sue radici dentro gli insegnamenti antichi con il profumo d’Oriente Siddhanath Yoga. C’è una frase del maestro Yogiraj Satgurunath Siddhanath che racchiude le fondamenta dello Yoga: “Sii l’architetto della tua felicità, il segreto giace nel tuo respiro”.

Il mio è un invito a scoprire questo segreto nascosto e utilizzarlo a proprio favore.
È un percorso verso la conoscenza di sé stessi integrando il respiro con il movimento corporeo, proprio come il musicista che suona il proprio strumento e produce la musica, possiamo essere compositori, producendo il suono del nostro respiro, integrando il corpo-mente-cuore e ascoltare la fragranza melodica che sorge dall’interno. Sala Yoga è uno spazio sacro in cui entrare nel linguaggio amorevole con sé stesso. C’è una bellissima parola in arabo “Naima“, “che significa vivere una vita dolce, così anche la pratica, che sembra una preghiera d’amore: un lento brano tanto minuto e semplice quanto misterioso e affascinante, sospeso e fluttuante; d’INTENSO RESPIRO. Una composizione di Naima, che inizia sul tappetino e prosegue nella Vita. Questa che io considero la pratica Yoga.

Il respiro diventa il nostro strumento di lavoro principale come una volontà direzionale.“ Laddove va la nostra attenzione, si dirige la nostra energia.”

Attraverso il movimento del nostro corpo sincronizzato con il respiro diamo l’accesso ad un Mondo, una Presenza, che mi piace chiamarla L’ampiezza Umana, in cui esplorare tutto ciò che rappresentiamo: le nostre radici, emozioni, correnti linfatiche e nervose, percezioni muscolari, sensoriali e spirituali. Entriamo in un profondo ascolto e osservazione del nostro corpo con gentilezza, sciogliendo tutte le tensioni sottili e liberando l’energia condensata da quelle tensioni. Ogni emozione indigesta si deposita nel nostro corpo come un grumo di pesantezza in forma di un blocco, una energia congelata, ostacolando il lavoro fisiologico dei nostri sistemi e apparati, ostacolando anche la mente e paralizzando il processo creativo e vitale della nostra preziosa esistenza.

Tecnicamente
Quando stiamo eseguendo un Asana, riusciamo a distendere completamente il corpo solo se sincronizziamo il respiro con il movimento. La mente fa da ponte fra il movimento muscolare e gli organi di percezione, introduce l’intelletto e lo collega a tutte le parti del corpo: fibre, tessuti, cellule. Alla fine, quando nell’azione si arriva a una sensazione di unità totale senza ondeggiamenti nella distensione, allora l’atto volitivo, quello conoscitivo, quello mentale e quello riflessivo, si incontrano tutti a formare un’unica consapevolezza dall’io profondo alla pelle e dalla pelle all’io. Se questo allineamento non c’è l’azione diventa puramente fisica, mentre l’asana eseguito in sincronicità di corpo-mente-respiro produrrà un’azione fisiologica e darà salute alle cellule. Le cellule del corpo, che hanno i loro propri ricordi e la loro intelligenza restano sane. E quando, grazie alla pratica corretta degli asana, si conserva la salute delle cellule, il corpo fisiologico diventa sano e la mente si avvicina all’Anima. Proprio grazie alla quiete che si acquista durante questo procedimento alchemico riusciamo a sentire la nostra parte più profonda, il nostro Sé Autentico, il nostro vero potenziale fatto di puro Amore. Ed è questo il passaggio fondamentale della pratica. Perché in questa distensione poco alla volta rilasciamo i nostri nervi, i nostri ristagni fisici ed emozionali, i nostri pensieri automatici e creiamo lo spazio nuovo nel corpo, nella mente, nel cuore per creare un incontro con noi stessi nel profondo. Sotto il peso di tutti quei grumi di resistenza che ci portiamo dentro e che creano in noi un senso di pesantezza, di inadeguatezza si nascondono le ferite primordiali.

Ogni essere umano porta con sé un carico di dignità ferita, di senso di colpa, di paura, di dolore la cui redenzione è necessaria per aprire le ali. Anche se gli antichi non conoscevano una psicologia nel senso in cui la conosciamo oggi, essi parlavano della nostra relazione con gli Dei. Il nesso è che i condizionamenti che ci possiedono ci vietano di accedere alle potenze interiori che sono gli Dei in noi, e quindi di liberare il nostro volo. Significa guarire dalle ferite primordiali.

Il sentiero dello Yoga diventa un processo di guarigione e di risacralizzazione del nostro essere, che rende possibile sentirci, di nuovo o per la prima volta, tempio e veicolo di quelle volontà luminose che sono il riflesso interiore delle grandi forze cosmiche.

Impariamo a respirare durante l’esecuzione degli Asana, così impariamo a respirare durante ogni azione nella Vita con Presenza, Attenzione e Amore per cogliere tutta la Bellezza che ci circonda, aprendoci al nuovo così com’è in questo momento, senza giudizio, con freschezza e genuinità, attingendo al movimento naturale e al suo potenziale sviluppo, prima sul tappetino e poi portiamo quella apertura nella vita. Lo Yoga serve alla Vita. L’intelligenza del corpo si esprime attraverso il respiro, il respiro ci insegna ad accogliere quel che ci fa bene e a lasciar andare quel che è bene lasciar andare, in questo momento, in questo respiro, in questa vita.

Strumenti del tessuto della Pratica

Partiremo dal dialogo interiore, fatto di corpo-mente in movimento per poi capire gli stati d’animo e percepire una nuova consapevolezza di come utilizzare al meglio i nostri poteri di pensare, parlare, agire e sentire. C’è un termine in sanscrito: Svadhyaya che significa una ricerca personale, intima, che porta a scoprire, a conoscere e a far emergere la dimensione più profonda di sé. Lo faremo questa ricerca attraverso gli strumenti millenarie dello Yoga:

La scienza del respiro: Pranayama
Posizioni del corpo: Asana
Fisiologia sottile : Nadi e Chakra
Pranoterapia: Mudra e Bandha
Liberazione della mente: Mantra
Auto osservazione: Meditazione
Ayurveda: Scienza della Vita
Cenni di filosofia: I testi classici dello yoga – Le vie del Dharma

La parola “salute” deriva dalla totalità.
Ti invito in questo viaggio dello yoga, alla scoperta di 5 corpi involucri (Kosha): corpo fisico, energetico, mentale/emozionale, intellettuale e quello spirituale. Sono come EMANAZIONI ESTERNE e INTERNE al corpo fisico. Senza la connessione profonda con questi corpi: sistemi guida saremo incapaci di vedere in chiaro “chi siamo e in che direzione stiamo andando.”
Uno stato di salute radioso non significa solo l’assenza della malattia, ma un’abbondanza, un’inondazione di vitalità e d’energia. Tutto il sistema di HATHA YOGA è fondato su questa consapevolezza: bisogna curare la persona con la malattia e non soltanto la malattia, e quindi ricontattare lo stato di equilibrio naturale.

Percorreremo diversi stili:
Hatha Yoga
Vinyasa Yoga
Yin Yoga
Yoga Therapy

Ti guiderò in questa biodanza che risveglia nel nostro cuore il senso del meraviglioso, è un incontro d’innocenza e grazia, di stupore e meraviglia per la vita, piena di mistero e avventura: il corpo fiorisce senza peso.
Ci porta ad una percezione nuova e luminosa di noi stessi: ecco perché lo yoga oltre che una terapia, è una nuova sensibilità verso la vita, una forma di pedagogia, una poetica dell’incontro con se stessi, con l’altro e con la totalità.

Prenota la tua lezione di prova: info@yogacignobianco

Namaste 🙏 — presso Mentecorpo Roma in Via La Spezia 127c (San Giovanni) Roma